Greenpeace alla Milano Fashion Week

Milano Fashion WeekNonostante la neve, le fashion victim hanno affrontato con glamour e disinvoltura le fredde giornate delle
sfilate milanesi.
Tante le griffe di lungo corso, che hanno colorato di fascino le passerelle, da Max Mara le cui creazioni prendono chiaramente ispirazione dal movimento architettonico tedesco della Bauhaus dei primi del Novecento con cappotti oversize che combinano castorino e velluto, maxitrecce di lana e cachemire e lane mouflon, a Fendi, che rilancia il luxury fashion tout court facendo della pelliccia il suo cavallo di battaglia.
Grandi protagonisti anche i capi di Antonio Marras e DSquared.
Immancabile la maison Prada, mentre Just Cavalli fa sfilare le sue modelle su tacchi color rosso lacca, sfoggiando ricami e stampe che richiamano l’iconografia asiatica e anche in questo caso elemento di punta sono i parka con cappucci impreziositi da pelliccia di volpe.
Non sorprende allora che le passerelle della Milano Fashion Week siano state prese di mira dagli animalisti che hanno interrotto la sfilata di Just Cavalli, mentre Green Peace ha prima pianificato un blitz sulla torre del Castello Sforzesco a Milano, sede centrale delle sfilate della Milano Fashion Week, posizionando uno striscione verde, sul quale è disegnato il guanto verde simbolo della campagna “The Fashion Duel” di cui è testimonial Valeria Golino.
Infine sabato un guanto verde, ha rivestito anche la famosa scultura di Maurizio Cattelan, meglio nota come ‘Il Dito’, in piazza Affari.

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