La Moda italiana in Giordania

L’alta moda italiana arriva ad Amman, aprendo l’edizione della ‘Mercedes Benz Fashion Week’ in corso nella capitale giordana fino a sabato. Ad aprire le danze Raffaella Curiel e lo stilista di origini palestinesi, con sede a Roma, Jamal Taslaq che hanno presentato ognuno circa 30 abiti, improntati al Made in Italy. Intervistata dall’Ansa Gigliola Curiel ha affermato che in questi paesi la moda e l’artigianato italiani sono molto apprezzati. La maison Curiel ha portato ad Amman la sua alta moda per l’estate, abiti per la sera, tra corti e lunghi dall’ispirazione orientale. Un’occasione importante quella nella capitale giordana per aprire a ”nuovi mercati come ad esempio gli Emirati Arabi”. Per Taslaq invece che ha puntato su tailleur, abiti da cocktail, da sera e gran sera, il sogno nel cassetto è quello di sfilare a Gerusalemme con una collezione ispirata alla tre grandi religioni. “La pace tra i popoli esiste, la gente la vuole. Sono la politica e il potere a complicare tutto”. Anche per Taslaq il Medio Oriente rappresenta una mercato dalle grandi potenzialità. Per suggellare la fine della Fashion Week, l’11 novembre l’Ambasciata italiana ad Amman ha organizzato ‘Altamoda – 60 Years of Italian Fashion’ che ripercorre la parabola della moda italiana, grazie alla collaborazione della ‘Fondazione Sartirana Arte’ di Pavia. Gli abiti delle meraviglie racchiudono i nomi che hanno fatto la storia della moda nel nostro paese come le Sorelle Fontana, Emilio Pucci, Armani, Raffaella and Gigliola Curiel, Ferrè, Gucci, Moschino, Valentino, Versace e tanti altri. La collezione – sarà visitabile al Zara Center di Amman fino al 29 novembre.

mercedesL’alta moda italiana arriva ad Amman, aprendo l’edizione della ‘Mercedes Benz Fashion Week’ in corso nella capitale giordana fino a sabato. Ad aprire le danze Raffaella Curiel e lo stilista di origini palestinesi, con sede a Roma, Jamal Taslaq che hanno presentato ognuno circa 30 abiti, improntati al Made in Italy. Intervistata dall’Ansa, Gigliola Curiel ha affermato che in questi paesi la moda e l’artigianato italiani sono molto apprezzati. La maison Curiel ha portato ad Amman la sua alta moda per l’estate, abiti per la sera, tra corti e lunghi dall’ispirazione orientale. Un’occasione importante quella nella capitale giordana per aprire a ”nuovi mercati come ad esempio gli Emirati Arabi”. Per Taslaq invece che ha puntato su tailleur, abiti da cocktail, da sera e gran sera, il sogno nel cassetto è quello di sfilare a Gerusalemme con una collezione ispirata alla tre grandi religioni. “La pace tra i popoli esiste, la gente la vuole. Sono la politica e il potere a complicare tutto”. Anche per Taslaq il Medio Oriente rappresenta una mercato dalle grandi potenzialità. Per suggellare la fine della Fashion Week, l’11 novembre l’Ambasciata italiana ad Amman ha organizzato ‘Altamoda – 60 Years of Italian Fashion’ che ripercorre la parabola della moda italiana, grazie alla collaborazione della ‘Fondazione Sartirana Arte’ di Pavia. Gli abiti delle meraviglie racchiudono i nomi che hanno fatto la storia della moda nel nostro paese come le Sorelle Fontana, Emilio Pucci, Armani, Raffaella and Gigliola Curiel, Ferrè, Gucci, Moschino, Valentino, Versace e tanti altri. La collezione – sarà visitabile al Zara Center di Amman fino al 29 novembre.

*/?>