Le 10 diete più famose al mondo: II parte

dieta-biologicaTorniamo a parlare delle 10 diete più famose a mondo. La scorsa settimana abbiamo iniziato a parlarne citando la Scarsdale, la Atkins e la Dissociata. In questa seconda parte paraleremo di altre tre diete molto segiuite. Cominciamo conn la “Weight Watchers”, nata in America negli anni ‘60 grazie ad una giovane donna americana Jean Nidetch che, credeva nella dieta come percorso di educazione alimentare da costruire insieme. Il metodo si basa su una dieta base preparata da uno staff medico, ma ma tiene in grande conto l’aspetto psicologico basato sul concetto del mutuo aiuto. Infatti alle riunioni, alle quali si partecipa in gruppo, ognuno parla delle proprie difficoltà e delle strategie che ha utilizzato per raggiungere l’obiettivo, cercando di dare un aiuto agli altri. In fine esperti di alimentazione e psicologia guidano il gruppo verso il raggiungimento della meta. C’è poi la “Dieta Zona” che è principalmente uno stile di vita e ispiratoda un metodo che aveva dato buoni risultati agli atleti delle nazionali USA di atletica leggera e di nuoto. Prevede una restrizione calorica ed una forte riduzione del consumo dei carboidrati. Con questo concetto, si intende che, per ogni persona, il fabbisogno giornaliero di cibo vada calcolato in base alle sue peculiari esigenze e che è dannoso superare in termini di calorie quanto effettivamente necessario. Inoltre non solo vanno ridotti i carboidrati, ma dobbiamo assicurarci, ad ogni pasto o spuntino, un corretto bilanciamento tra le tre componenti fondamentali dell’alimentazione: proteine, carboidrati e grassi. Infine siamo giunti alla fine di questa seconda parte parlando della dieta “Dukan”, che propone un programma in 4 fasi che includono alimenti ricchi di proteine e poco calorici, che hanno quindi il vantaggio di diminuire l’appetito. La prima fase che è quella d’urto prevede che si mangino solo proteine e cioè carne bianca e rossa, pesce, frutti di mare, latticini a base di latte scremato. Nella seconda fase si aggiungono le verdure e le due fasi vanno alternate fino ad ottenere il peso desiderato. Assolutamente vietati i farinacei come patate, mais, piselli, lenticchie, fagioli che verranno progressivamente reintrodotti nella fase 3. In fine l’ultimo step consente di mangiare normalmente rispettando due principi: fare un « giovedì proteico » a vita e mangiare 3 cucchiai di crusca e avena al giorno. Per la gioia dei golosi sono permesse anche 2 “cene di gala” alla settimana, ma come tutte le diete iperproteiche è un po’ carente e inoltre, le uova e la carne consumate in grandi quantità possono far aumentare il tasso di colesterolo nel sangue.