L’intervista del mese: Alessia Mancini

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Ha_fatto il suo esordio in tv nei mitici tempi di Non è la Rai, la trasmissione di Gianni Boncompagni che ha rappresentato un fenomeno di costume degli anni novanta. Qual è il ricordo più bello che serba di quell’esperienza?
Sicuramente il fatto di viverla insieme a così tante ragazze. La ricordo quasi come un gioco, un divertimento alternativo alle discoteche pomeridiane. E’ stata una scuola di “convivenza” tra donne.

In quel periodo qualcuno la chiamava “la bruttina”, come mai?
Quel qualcuno era il direttore Gianni Boncompagni, e lo suggeriva in auricolare, proprio per esasperare il fatto che ero una bella ragazza.

Cos’è la bellezza secondo lei?
E’ come uno stallone, lo vedi passare fiero, imponente, bello, però poi la corsa arriva al traguardo, e allora? Soltanto chi sa curare la propria bellezza interiore ne sa fare davvero un tesoro.

Se guarda indietro, cosa vede?
Tanta felicità, ho sempre fatto un lavoro che mi ha appagato molto. Vedo una ragazza serena che oggi… è diventata una donna felice.

E se guarda dinanzi a lei?
Spero di aver meritato tutto quello che ho seminato, così da raccoglierne i frutti.

Alessia Mancini è anche una mamma che ha scelto per la sua bambina un nome molto originale… Mya! Come mai? Lo sa che è anche il nome di uno dei brand di casa Boccadamo, pensato ed ideato per le teenagers?
Sì, che piacevole coincidenza! Il nome Mya è stato una casualità, io volevo chiamarla Ginevra, mio marito Giulia, e alla fine ci siamo accordati su Mya!

Lei è venuta a contatto con la maison di gioielli nell’estate 2010 quando la Boccadamo ha decretato il suo ingresso in tv sponsorizzando il programma Velone. Cosa ricorda di quell’esperienza? La ricordiamo nei panni di Eva Kant assieme ad un Diabolik d’eccezione…il Gabbibik!
E’ stato divertente anche perché si trattava di rubare gioielli, e quale donna non li ama? Io apprezzo molto quelli Boccadamo.

Ultimamente si sta affermando come wedding planner, e allora ci dica: qual è l’errore più grande da evitare nel giorno del matrimonio?
Mi rivolgo agli sposi: rilassatevi, sentitevi liberi e divertitevi, però mi raccomando,rispettate gli ospiti, sono lì per voi!