Sport in Rosa

pellegriniSecondo le ultime ricerche se si paragonano le massime performance sportive, queste sono sempre migliori nel sesso maschile. Tuttavia, è interessante il caso del nuoto: è vero che i maschi sono più veloci ma, se si rapporta la potenza espressa alla massa corporea, i risultati sono migliori nelle donne.
Negli altri sport non sono state ancora fatte indagini così approfondite, di sicuro le differenze tra i due sessi stanno diminuendo. In ogni caso, donne fisicamente attive e ben allenate hanno una potenza aerobica anche del 50% superiore rispetto a maschi della stessa età e, secondo gli esperti, ogni attività fisica vede sostanzialmente i due sessi sullo stesso piano per quanto riguarda gli effetti
dell’allenamento.
Gli sport declinati al femminile sono diventati l’oggetto dell’antologia curata da Barbara
Balbiano e Chiara Bertezzoni, edita da Giulio Perrone e intitolata “Sport in rosa”.
La storia dello sport al femminile ha il sapore dell’avventura e il fascino della scoperta. Già nel 1900 alcune donne parteciparono in incognito ai giochi olimpici, per l’ingresso ufficiale bisogna aspettare il 1912. In Italia la parola sport è legata a filo doppio al nome di Trebisonda Valla, prima atleta medaglia d’oro nel 1936.
Oggi non c’è sport precluso alle donne, dalle arti marziali alla boxe, dal ciclismo allo sci, dalla scherma all’atletica. Meno male.